10 giugno - Urinary problem
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- ora che ho migliorato la deambulazione è saltato fuori un
altro problema non indifferente. Ho poca sensibilità nelle parti basse e per
questo, dice Chiara, riempio troppo la vescica e non riesco a svuotarla del
tutto facendo pipì. Andare nella lettiera per me è diventato faticoso e spesso
mi inciampo nel bordo o rimango lì a cavallo e la pipì finisce fuori. I miei
amici hanno capito che non faccio apposta e non mi sgridano. D’altra parte se
volessi fare un dispetto la farei in sala o in cucina o meglio ancora nelle
camere dove c’è il parquet ma non sono quel tipo di gatto e non ho nemmeno dei
motivi per diventare così.
Di notte non ho la forza di alzarmi dalla cuccia e di andare
nella lettiera e così bagno il “letto”, anche di giorno quando faccio i
pisolini mi può succedere. I miei amici umani sono tanto pazienti con me e non
si arrabbiano mai, hanno comprato dei tappetini assorbenti da mettere nella
cuccia così mi sporco meno ma è dura lo stesso. Puoi ben immaginare i disagi di tutto questo
sia per me che per loro che sono sempre a pulire dappertutto ma non riescono bene
a pulire me, al pelo si appiccica tutto e le salviette fanno ben poco.
Approfittando
del bel tempo mi fanno il bagnetto, a me l'acqua piace. Sono buonissimo sia in acqua che quando devono
asciugarmi col phon e pettinarmi. Purtroppo non rimango
pulito molto a lungo.
Purtroppo a fine aprile ho fatto la conoscenza con la mia prima
cistite che non è proprio una roba simpatica subito, seguita da una ricaduta
pesante in maggio e da un nuovo episodio in questo mese.
Chiara con nonchalance ha consigliato per migliorare la mia igiene una bella tosatina al
pelo (la prima l’ha fatta lei) nelle parti intime e di farmi il bidè –
quell’invenzione francese mai usata dai francesi (certo che gli umani son
proprio strani) - con shampoo per gatti o, meglio ancora e più economico, con
detergente intimo per umani tutte le volte che ne ho bisogno. Chiara ha detto anche di mettermi regolarmente
nella lettiera per stimolarmi a fare la pipì e possibilmente facilitare
l’accesso. Paolo si è messo subito all’opera e ha tagliato uno dei bordi del
lato corto della vaschetta quasi del tutto. Ora riesco ad entrare bene anche se
ogni tanto perdo l’equilibrio quando sono dentro e mi corico su un lato.
Per le cistiti però ho dovuto prendere delle mazzate di
antibiotici. Le punture non mi danno fastidio, manco le sento, ma non sopporto
le compresse, oh quanto le odio! Mi fanno stare veramente male: vomito e non
voglio mangiare nulla, mi lascio andare e vado in depressione. Forse
inconsciamente mi ricordo di tutte quelle medicine prese da piccolo. Brutte
bestie le cistiti, fanno un male cane, la pipì fa un puzzo cane e, porco cane, sono
dure a guarire (si capisce che non amo i cani?).
I miei amici umani per farmi riprendere mi hanno dovuto imboccare
con l’aiuto di una siringa prima e di un cucchiaino poi, dandomi una pappa
molto gustosa che si chiama “Recovery”: una bomba calorica ricca di proteine e
vitamine che riesce a far crescere anche i sassi e così, poco alla volta, ho
ripreso a mangiare di gusto da buon “trippo” quale sono. Il difficile è stato
smettere il Recovery per tornare alle vecchie pappe, hanno dovuto fare dei mix
per diverso tempo. Dopo sta sfilza di cistiti, Chiara mi ha messo a dieta:
crocchette Urinary High Dilution, umido Urinary pollo o manzo e Cystocure nella
pappa umida per acidificare la pipì. Meno male che mangio tutto e trovo
stimolante cambiare gusti.
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