28 GENNAIO
(seconda parte)

Sempre questa mattina abbiamo visitato anche il tempio che si trova a Luxor. Il tempio di Luxor dipendeva da quello di Karnak ed era detto anche "Harem meridionale di Amon", serviva solo per la processione di questo dio che si svolgeva in occasione dell'anno nuovo. Un lungo percorso contornato da sfingi criocefale congiungeva fra di loro i due templi. All'ingresso erano collocati due obelischi gemelli alti 25 metri di cui uno solo è rimasto. L'altro infatti fu donato nel 1831 da Mohammad Alì a Luigi Filippo in cambio dell'orologio che si trova in una torre della moschea di Alabastro al Cairo. Dei colossi (sei in origine) sul fronte dell'ingresso monumentale, i due collocati a destra e a sinistra del portale rappresentano Ramses II seduto, accanto sta la regina Nefertari. Degli altri, rimane solo quello molto deteriorato della figlia Merithamon. Fra le rovine dei colossi spicca l'imponente testa del faraone che giace al suolo.

Il primo cortile è interrotto da una cappella a tre ambienti che Thutmosis III consacrò alla triade tebana Amon, Mut e Khonsu che fungeva da deposito delle barche. La parte in fondo al primo cortile è preceduta da due colossi seduti in granito nero veramente molto belli, che rappresentano sempre Ramses II (vedi foto). La regina Nefertari al suo fianco è pettinata e vestita come la dea Hathor. Varcato l'ingresso si trova un colonnato a due file di sette colonne campaniformi che immette nel cortile di Amenophi III.

Esso è porticato su tre lati con due file di colonne fascicolate a capitelli papiriformi chiusi. Vista dal fiume questa selva di colonne ha un aspetto straordinario forse perchè qui il livello del suolo è più alto rispetto a quello del colonnato precedente. Segue la sala ipostila gremita da quattro file di otto colonne ciascuna. Le basi delle colonne centrali furono tagliate per favorire il passaggio delle barche quando aumentò il numero dei portatori con Ramses II. La stessa cosa si riscontra nella stanza delle offerte più avanti.

Una delle caratteristiche più curiose del tempio di Luxor è quella di essere stato adibito a culto di tutte le religioni che si sono succedute in Egitto nelle varie epoche. Si trovano infatti resti di chiese cristiane e copte, are romane e infine ospita attualmente una moschea. E' un tempio molto bello anche perchè è collocato vicino al Nilo e ha come sfondo le montagne molto suggestive della Valle dei Re e delle Regine.

Dopo queste due interessanti e intense visite siamo rientrati in nave alle 1ore 12.00 circa. Dopo mangiato ci siamo rilassati sul ponte sole della nave fino alle ore 17.00, poi siamo scesi nel salone-bar dove per la prima volta abbiamo potuto usufruire del te coi biscotti offerto dalla direzione tutti i pomeriggi come vuole la tradizione inglese.

Il tramonto era ormai imminente e noi abbiamo preparato un po' spasmodicamente la nostra attrezzatura fotografica per immortalarlo. Il sole calava e le feluche si stagliavano contro i riflessi rossi sull'acqua: tutto lasciava presagire la facile possibilità di scattare qualche romantica foto, quando all'improvviso le navi, compresa la nostra decidono di iniziare le manovre per cambiare le disposizioni di attracco. Evidentemente volevano sistemarsi prima dell'oscurità, per la partenza dell'indomani. Per sfruttare al massimo lo spazio, infatti, le navi si affiancano le une alle altre. I battelli quindi occupavano buona parte della vista e la loro lentezza esasperante faceva sembrare più veloce il calare del sole. Fortunatamente a un tratto si è aperto un varco e noi siamo riusciti a scattare le agognate foto per i posteri del placido tramonto sul Nilo con feluca in mezzo a quello che in realtà era un caos.

Alle 17.30 siamo scesi a terra attraversando diverse navi e paragonandole insieme al gruppo alla nostra. Siamo partiti in pullman per tornare a Karnak dove era in programma uno spettacolo di suoni e luci purtroppo però in lingua francese. Sotto un cielo limpido blu scuro illuminato da tantissime stelle (a proposito quante se ne vedono in Egitto anche se è il nostro stesso emisfero !) e da una luna a barchetta, abbiamo assistito al suggestivo spettacolo: le parti più belle del tempio venivano via via illuminate con luci colorate a tempo di musica.

Siamo tornati alla nave alle ore 20.00 circa, dopo aver cenato ci siamo ritrovati nel salone-bar dove abbiamo trascorso la serata partecipando ai giochi proposti da Sandra e Amr. (Noi odiamo gli animatori e i giochi per il divertimento obbligatorio ... ma le nostre guide con simpatia ci hanno coinvolto nostro malgrado).