26 GENNAIO
(seconda parte)

Abbiamo navigato per alcune ore, durante le quali ci siamo rilassati sul ponte sole guardando il paesaggio e divertendoci a salutare i passeggeri delle altre navi che incrociavamo, infatti tra i marinai è usanza salutarsi suonando per tre volte la sirena. Fra le navi incontrate la più curiosa è stata la "Time Machine" cioè la macchina del tempo, azionata non da un'elica ma da due ruote a pale laterali su modello dei battelli che solcavano il Missisipi nell' 800.

Dopo il pranzo nel ristorante della nave, abbiamo visitato il tempio di Esna dedicato a Khnum (il dio montone). E' il più deteriorato fra quelli visti finora, l'impressione abbastanza deludente è accentuata dal fatto che a differenza degli altri che sorgono isolati con tanto spazio attorno, il tempio di Esna è situato in fondo ad una larga fossa attorno all'abitato. Per liberare il tempio è stato necessario effettuare uno scavo profondo 9 metri infatti nel corso dei secoli il livello del suolo si era alzato notevolmente. Nell'interno l'unica parte molto interessante è la grande sala ipostila che è uno dei più begli esempi di architettura greco-romana in Egitto. Il soffitto è decorato con scene astronomiche, segni zodiacali e calendario delle feste, le 24 colonne presentano ognuna un capitello diverso. In molte pareti c'è la raffigurazione di Khnum, l'ariete che in qualità di vasaio modellò le specie viventi.

Il ritorno alla nave, come del resto anche l'andata, è stato pittoresco. Abbiamo preso la carrozzella insieme a Carmen e a suo marito e durante il percorso fra un sobbalzo e l'altro, abbiamo notato un'ambulanza parecchio danneggiata nel cortile di un ospedale, il "poderoso" camion rosso dei pompieri e per la prima volta abbiamo visto in alcune case sui muri esterni delle pitture che raffiguravano il viaggio compiuto dai proprietari verso la Mecca.

Questa sera a cena è stato servito il "buffet orientale" poco gustato a causa della ormai diffusissima infezione intestinale causata dalla maledizione della ... "dea Rea". Io (Cristina) è da questa mattina che prendo il Bimixin. Adesso che sono le 22.30 stiamo aspettando di passare la chiusa di Esna, vediamo dalla finestra della cabina, le luci di diverse navi che sono in fila davanti a noi. Essendo in questo periodo il livello del Nilo basso, c'è la possibilità di dover lasciare la nave e proseguire il viaggio in pullman. Speriamo di no! Si sta troppo bene a bordo.