22 GENNAIO
(prima parte)

Oggi abbiamo visitato uno dei musei archeologici più importanti del mondo: il museo egizio del Cairo. Nonostante il nostro viaggio venga effettuato in un periodo di bassa stagione, l'affollamento nelle sale era notevolissimo. Siamo rimasti colpiti, non solo dal numero dei reperti e dalla loro bellezza, ma anche dall'imponenza di alcune statue, ad esempio il gruppo colossale di Hamenophi III e Tiyi. Le statue di Rahotep e di sua moglie Nofret, invece, ci hanno impressionato per la loro straordinaria bellezza e realismo, tanto che facilmente ci immedesimiamo nella reazione che hanno avuto gli scopritori. Tale era la perfezione delle statue che il capocantiere entrato per primo nella mastaba, alla tenue luce di una candela credette di trovarsi di fronte due persone vive che lo stavano fissando e uscì terrorizzato. L'archeologo che entrò subito dopo, nonostante la "scorza" di scetticismo occidentale, a prima vista s'ingannò lui stesso. La suggestione era dovuta oltre che alle forme e ai colori intatti, agli splendidi e realistici occhi formati da quarzo bianco venato di rosa e da cristallo di rocca per la pupilla.



Una menzione particolare merita il favoloso tesoro trovato nella tomba di Tutankhamon, l'unica a tutt'oggi pervenutaci intatta. E' incredibile l'immensa quantità di gioielli e suppellettili che costituivano il corredo funerario di un faraone di scarsa importanza, data la brevità del suo regno. Non si può fare a meno di pensare agli incredibili tesori artistici che l'umanità ha perduto in secoli di saccheggi. A parte gli oggetti d'oro (anticamente erano di minore valore, rispetto all'argento che veniva riservato ai faraoni più importanti) tra cui indimenticabile la splendida maschera che ricopriva il volto del faraone (vedi immagine tratta dal sito ufficiale The Egyptian Museum) e i vari sarcofagi, le cose che ci hanno colpito per la loro modernità sono: un letto da campo pieghevole in legno d'orato con cerniere perfettamente uguali a quelle odierne, modellini di navi, giochi, cofanetti porta gioie e un "preservativo" fatto con budella di animali fornito di lacci che si annodavano dietro la schiena. La nostra guida ci ha raccontato di aver letto sui giornali che nelle proprietà dei due archeologi scopritori (Lord Carnavon e Howard Carter) sono state ritrovate più di 3000 statue sottratte al tesoro di Tutankhamon. Sembra che gli eredi vogliano venderle, ma lo stato egiziano ha intenzione di dichiararsi parte civile nella causa legale.

Per visitare bene il museo egizio occorrerebbero diversi giorni e non una sola mattina, infatti è formato da più di 100 sale e contiene più di 100000 reperti (altrettanti ne sono presenti nei sotterranei). Nonostante questo la visita al museo, nel contesto di questo viaggio, è stata fondamentale per capire più approfonditamente il livello di arte e di cultura raggiunto migliaia di anni fa dalla straordinaria civiltà egizia.

Purtroppo non siamo riusciti a fotografare. Per vedere comunque delle belle immagini relative al museo si può andare alla pagina Egyptian Museum dell'ottimo sito sull'Egitto WELCOME TO RIGBY'S WORLD OF EGYPT oppure alla pagina web cairota sopra riportata. Entrambi questi siti sono in inglese.

Dopo essere usciti dal museo siamo andati al ristorante dell'hotel Hilton che si trova nelle vicinanze e abbiamo mangiato dei sandwich molto gustosi e abbondanti.