02/06/2010 mercoledì - Io e Alice

con Alice ho un rapporto paritario. Lei è l'umana più piccola, è ancora una cuccioletta, e io mi considero a tutti gli effetti un suo pari.  Quest'anno ho compiuto 3 anni e non sono certo un "kitty" ma noi gatti rimaniamo un po' matti e giocherelloni anche da vecchietti.


Non ho mai paura di lei e ci scherzo e gioco molto di più che con altri umani. Le faccio gli agguati quando scende dal letto a piedi scalzi per andare in bagno. Io "l'aggredisco", senza usare gli artigli (non voglio mica farle male!) oppure le corro dietro e la costringo a rifugiarsi sul divano e da lì la tengo d'occhio e non la faccio più scendere altrimenti l'aggredisco di nuovo...



Tempo fa Alice ha portato in casa un nuovo gioco: l'elastico. Lo fa passare tra le gambe di due sedie e poi lo usa per saltarci dentro e fuori. Io impazzisco letteralmente quando lo vedo forse perché è una corda diversa dalle altre. E' più morbida, si allunga quanto vuoi, fa strani movimenti se la tiri, insomma è molto divertente.
Povera Alice però, non riesce tanto a giocarci se io sono in vena di pazzie.

Io comunque mi presto a fare il paziente (d'altra parte sono molto paziente) quando Alice gioca al dottore. Mi sdraio sul pavimento e lei dopo essersi messa in testa uno strano aggeggio, mi preme la pancia facendo finta di ascoltare i battiti del mio cuore oppure mi batte piano sulle zampe con una specie di martelletto per verificare i miei riflessi. Che cosa mi tocca fare! Quando però sono stufo comincio a sbattere la coda sul pavimento e poi le mordicchio le manine. Bisogna pur farsi capire!

Quando proprio non ne posso mi vado a nascondere, vado con la speranza che non vedendomi si dimentichi di me almeno per un po' di tempo. Lontano dagli occhi lontano dal cuore.



Nel descrivere il mio rapporto con Alice non posso dimenticarmi di dire che io e lei ci facciamo un mucchio di coccole e io le sopporto tutte, anzi mi piacciono proprio perché ha due manine piccole e delicate.



Voglio molto bene alla mia sorellina.