Il termine premonizione indica un monito, un avvertimento dato in anticipo. I gatti, come abbiamo visto prima, possono sapere diversi minuti prima quando rincaserà il padrone. Ciò avviene molto probabilmente attraverso la telepatia o attraverso l'uso di odori, suoni, vibrazioni, ecc. Alcuni casi non possono essere ricondotti a queste ipotesi ma implicano l'uso sia della precognizione (il sapere prima) sia del presentimento (il sentire prima).

Ciò implica che un flusso informativo possa viaggiare non solo nello spazio (come attraverso la telepatia tra animale e padrone) ma anche nel tempo tra passato, presente e futuro e viceversa. Questi concetti mettono in discussione il principio di casualità secondo il quale la causa precede sempre l'effetto e la nostra definizione di presente. (Sheldrake).


Caso di premonizione di una crisi epilettica del padrone (dal libro di Sheldrake -pag.218):

Nome del gatto: non so

Proprietario: Kate Fallaize (Staffordshire - Inghilterra)

E' un gatto giallo e nero che avverte la padrona addirittura con un'ora di anticipo. "Prima di una crisi comincia a comportarsi in modo strano: mi si avvicina proprio fin sotto il viso e mi fissa, poi si siede accanto e ogni qualche secondo mi tocca con le zampe. Non mi lascia, mi guarda a vista. Adesso quando fa così vado a sdraiarmi." Il gatto sta vicino a Kate per tutta la durata dell'attacco ed è ancora lì quando rinviene.

Questo tipo di premonizione è raro nei gatti e molto comune invece nei cani. In Gran Bretagna e negli Stati Uniti ci sono appositi centri per l'addestramento dei cani di soccorso per l'epilessia. E' fondamentale per un epilettico avere un cane che li avverte in anticipo dell'arrivo di una crisi in modo da poter prendere le precauzioni del caso. 

Ci sono casi analoghi in cui il cane o il gatto avvertono il padrone diabetico prima dell'arrivo di una crisi ipoglicemica. Questi casi potrebbero spiegarsi con l'uso dell'olfatto che è più sviluppato rispetto al nostro e che potrebbe rilevare l'odore caratteristico che secernono i diabetici durante la crisi prima che essa si scateni.

Il caso riportato qui sotto, invece, si fa fatica a spiegare scientificamente e fa pensare decisamente alla precognizione.


Caso di presentimento della morte improvvisa del padrone (dal libro di Sheldrake - pag.224/225):

Nome del gatto: non so

Proprietario: Dorothy Docherty (Hertfordshire - Inghilterra)

... il giorno prima che il marito fosse colpito dal collasso che lo portò alla morte la gatta di casa continuava a strofinarglisi contro le gambe. "Mi ricordo che disse: <Ma cos'ha oggi?>. Visto che mai era stata tanto insistente, mi sono chiesta spesso se lei sapesse che cosa stava per accadere".

Nell'Antico Egitto i gatti avevano il compito di condurre il morto nell'aldilà, nella vera vita. In Inghilterra e in Francia si riteneva che i gatti avessero potere sulla morte. Un gatto sul letto di un malato era ritenuto un presagio di morte. (Engels)

I gatti annusano la morte, in altre parole "sentono" la presenza dello spirito guida che è giunto per portare via l'anima.
(Donald Engels, Storia del gatto, p. 251)

A questo proposito c'è una notizia apparsa sui giornali il 27 luglio 2007 che è sensazionale. Oscar, un comune gatto domestico negli Stati Uniti riesce a preannunciare con sicurezza la morte dei pazienti dell'ospizio di Providence, nel Rhode Island e questo 2-4 ore prima che avvenga.

Riporto l'articolo tratto dal sito http://www.ansa.it:

NEW YORK - C'è chi lo ha già soprannominato l'oracolo della Provvidenza, perchè il gatto Oscar, 2 anni, bianco e tigrato, preannuncia con precisione assoluta la morte dei pazienti di un ospizio di Providence, la capitale del piccolo stato americano del Rhode Island. Di Oscar parla - e con precisione tutta scientifica - il "New England Journal of Medecine", la prestigiosa rivista medica americana, pubblicando la saga di Oscar, corredata con una serie di foto.

Oscar non sbaglia un colpo: quando una degli anziani pazienti dell'ospizio, spesso colpiti da malattie incurabili o degenerative, sta per lasciare il pianeta, il micio salta sul suo letto ed inizia a fare le fusa. Per il personale medico, è come un segnale: sanno che il prescelto sta per morire e che è giunto il momento di avvertire i familiari, Poi una volta che il paziente è deceduto, il gatto lascia la stamza pochi minuti dopo.

In tutto, le morti preannunciate da Oscar sono state 25, tutte nella sezione demenza senile dello "Steere House Nursing and Rehabilitation Center" di Providence. Le prime ad accorgersene sono state le infermiere dell'unità, che ne hanno parlato con i medici, come ha confermato alla Cbs David Dosa, un geriatra dello "Steere Center". Come spiega il "New England Journal of Medecine", Oscar non è un gatto magico, o dotato di sesto senso. Particolarmente sveglio, il felino sfrutta probabilmente una serie di elementi per capire che il paziente è sul punto di morire.

Le ipotesi sono varie. E' possibile che come gli infermieri quando il respiro del malato si fa più affannoso capiscono che è sul punto di morire, Oscar faccia lo stesso, leggendo ed interpretando alcuni comportamenti. Un malato sul letto di morte si muove molto poco, ma probabilmente emana anche un odore che un gatto, dall'olfatto molto più sviluppato del nostro, è in grado di percepire. Ne è convinto Joan Teno, medico e professore di medicina alla Brown University, che si trova sempre a Providence e fa parte della prestigiosa Ivy League: "Credo che alcune sostanze chimiche vengano rilasciate nell'atmosfera quando uno è sul punto di morire, e che il gatto le percepisca".


Caso di predizione di un'eruzione vulcanica (dal libro di Greene -pag.91/92):

Nome del gatto: Totò

Proprietario: Gianni e Irma (San Sebastiano al Vesuvio - Italia)

La casa e il podere erano sulla traiettoria di una gola lungo la quale, in caso di eruzione, la lava ... sarebbe scesa sino alla pianura sottostante. Ciò non aveva mai turbato l'agricoltore sessantaduenne e la moglie; ... L'ultima grossa eruzione... risaliva a ottant'anni prima. Dunque Gianni e Irma non sapevano... che, mentre dormivano ... il Vesuvio stava per dare avvio a una delle più lunghe, violente e rovinose eruzioni della sua storia moderna. Totò, il gatto di due anni, invece sapeva. Era irrequieto fin dal tardo pomeriggio del giorno precedente: non aveva voluto mangiare ed era rimasto in casa perchè trattenutovi a viva forza. Poco dopo la mezzanotte del 21 marzo [1944] svegliò il padrone da un sonno profondo con un metodo efficace seppur doloroso: graffi sulle guance.

Inizialmente il marito si arrabbiò con il gatto ma su insistenza della moglie alla fine acconsentì a vestirsi , a caricare i pochi oggetti a loro preziosi su un carretto a mano e ad avviarsi al buio fitto verso la casa della cognata, la quale viveva in una zona mai toccata dalla colata di lava. Un'ora dopo lo sgombero, il Vesuvio iniziò l'eruzione e la casa di Gianni e di Irma non tardò a crollare sotto la lava incandescente...

Gianni e Irma si salvarono, e salvarono le loro cose più preziose, grazie al potere di predizione del fedele amico Totò, che era fuggito verso luoghi sicuri e solo in un secondo tempo si riunì alla coppia.

David Greene visitando i paesi ai piedi del Vesuvio ha raccolto tante testimonianze analoghe e ha notato che molte famiglie possedevano un gatto o altri animali domestici. Per esperienza sapevano che non c'è niente di più sicuro del loro modo di prevedere l'eruzione.


Casi di previsione di terremoti

Moltissime specie di animali, fra cui naturalmente anche i gatti, si comportano in maniera strana prima dell'arrivo di un terremoto o di altre catastrofi naturali: sono agitati, entrano in panico, vogliono fuggire. A volte questo succede ore o giorni prima.  Ci sono tantissimi casi narrati fin dall'antichità da Diodoro Siculo e Plinio il Vecchio e da altri storici o cronisti riguardanti i più forti terremoti  capitati negli ultimi secoli. Ad Agadir in Marocco nel 1960 molti animali abbandonarono la città prima della scossa che fece 15.000 vittime. A Skopje nella ex Iugoslavia nel 1963, la città venne rasa al suolo ma quasi tutti gli animali si erano già dileguati. (Sheldrake). 

Nel 1975 i sismologi cinesi ordinarono l'evacuazione in massa di Haicheng ventiquattrore prima che una forte scossa la distruggesse e la decisione fu presa, in gran parte, in seguito all'osservazione del comportamento animale.  Nel terremoto del Friuli del maggio 1976 è stato notato che i gatti quel giorno si comportavano in maniera sorprendente: correvano velocemente avanti e indietro, graffiavano le porte e le finestre e quando riuscivano ad uscire di casa sparivano. (Greene). Comportamenti insoliti furono notati in mammiferi, uccelli, rettili, pesci, insetti e vermi prima del terremoto devastante che distrusse la città di Kobe in Giappone il 17 gennaio 1995. 

Prima del terremoto che colpì l'Umbria nel settembre 1997 gli animali si comportarono in modo strano: la notte prima alcuni cani abbaiarono più del solito, i gatti erano inquieti e il volo dei colombi era innaturale. C'è questa testimonianza raccolta da Sheldrake nel suo libro (pag. 226) che è abbastanza impressionante:

"Un amico mi disse : <Non andare a mangiare nelle taverne sul fiume a Foligno, perchè sulla riva è pieno di ratti giganteschi>. Almeno una settimana prima del terremoto la gente cominciò a dire che Foligno era invasa dai ratti. Io vivo qui da tanto tempo e una cosa del genere non era mai successa. C'erano ratti dappertutto, ma nessuno ha mai pensato che c'entrassero col terremoto (Silvana Cacciaruchi)."

Fra le varie ipotesi che si sono fatte per spiegare il fenomeno, le più ricorrenti, elencate da Sheldrake, sono queste:

  • gli animali avvertono suoni o vibrazioni non percepibili dall'orecchio umano
  • gli animali sentono l'odore dei gas che si sprigionano dal suolo
  • gli animali reagiscono a mutamenti dei campi elettrostatici
  • gli animali presentono il terremoto

E' vero che molti animali tra cui il gatto hanno il senso dell'udito e dell'odorato più sviluppato che negli esseri umani ma sembra altamente improbabile che essi possano avvertire vibrazioni non percepite dai sofisticatissimi sistemi di rilevazione sismica attuali. Inoltre i gas non si sprigionano sempre prima dei terremoti e si sprigionano invece in casi di scavi molto profondi effettuati dall'uomo ma che non hanno mai registrato reazioni di panico nei gatti o in altri animali.  E' documentato anche che altri animali con scarso senso dell'odorato o dell'udito prevedano ugualmente i terremoti (pesci, vermi, uccelli, ecc...).

Sheldrake ritiene che la più plausibile tra le ipotesi "scientifiche" possa essere quella che gli animali avvertono i mutamenti dei campi elettromagnetici dovuti probabilmente al cambiamento della pressione sismica sulle rocce. Sono in corso studi e sperimentazioni in Grecia, in California e in Giappone.

La sensibilità nei riguardi dei cambiamenti dei campi elettromagnetici potrebbe spiegare anche la capacità che hanno alcuni animali di prevedere i temporali o altri fenomeni atmosferici ma ci sono alcuni casi che non si possono spiegare con le tre ipotesi citate e mettono in campo l'ultima e la più inquietante: la premonizione.

Qualche anno fa ci fu verso mezzanotte una scossa di terremoto, fortunatamente non molto forte, in Emilia Romagna e a Bologna parecchie persone abbandonarono le case. Noi eravamo già a letto addormentati e Pompeo, come di consueto,  era accovacciato ai nostri piedi. Io e Paolo ci siamo svegliati contemporaneamente e abbiamo sentito i vetri della finestra vibrare. Entrambi abbiamo pensato ad una scossa di terremoto. Paolo ha acceso la luce e istintivamente abbiamo guardato il ventilatore a pale sopra di noi che era fermo e Pompeo che era acciambellato tranquillamente nel letto. Ci siamo tranquillizzati e ci siamo riaddormentati subito. Il giorno dopo abbiamo saputo che quasi tutti gli altri condomini del nostro palazzo erano scesi in strada per la paura.

Questo episodio chiaramente non dimostra se il nostro gatto ha dei poteri: forse Pompeo non sa presentire i terremoti oppure sapeva che non sarebbe successo niente ma dimostra sicuramente che noi ci fidiamo di lui.


Caso di premonizione dell'arrivo di un bombardamento aereo (dal libro di Greene - pag.83):

Nome del gatto: Sally

Proprietario: non so (Londra)

Tra questi benemeriti [animali da compagnia che ottennero una medaglia al merito] vi fu Sally, una gatta bianca e nera che viveva vicino ai  "docks" di Londra e che aveva elaborato un raffinato sistema per dare l'allarme e far riparare la padrona e una vicina di casa nel rifugio antiaereo posto sul retro dell'abitazione, mettendole in salvo prima che le bombe cominciassero a cadere. Quando avvertiva che un'incursione aerea era imminente, Sally correva in anticamera e saltava freneticamente verso la maschera antigas lì appesa; poi si lanciava verso la padrona e, tutta eccitata, la toccava con le zampe. Indi si precipitava in cortile e graffiava la porta d'ingresso al rifugio. Dopo che la padrona era entrata lì dentro, balzava sul muro di cinta del giardino e miagolava sonoramente per richiamare l'attenzione della vicina. Solo quando tutte e tre erano al riparo, Sally si rilassava, si acciambellava e si addormentava.


Caso di precognizione che non si sarebbe stato pericolo durante un bombardamento aereo (dal libro di Greene -pag.85):

Nome del gatto: Timothy

Proprietario: non so (Sussex - Inghilterra)

Una famiglia del Sussex fu sorpresa un giorno nel costatare che Timothy, il gatto, non li raggiungeva nel rifugio dopo che l'urlo della sirena l'aveva costretto a interrompere il pasto. Quando l'allarme cessò, l'assenza apparve giustificata. Timothy, tenuto a un'economica dieta a base di avanzi di pesce, aveva scoperto quattro passere di mare sulla tavola. Prevedendo che né lui né la casa correvano pericolo, aveva disdegnato la sicurezza del rifugio ed era rimasto dov'era, ovviamente rimpinzandosi!

In questo caso i suoi poteri sono stati usati a fin di bene ... suo.

Ci sono tantissime testimonianze di episodi come questi, in cui animali (gatti, cani, uccelli) hanno previsto l'arrivo di un bombardamento aereo durante la II° guerra mondiale,  parecchi minuti prima del suono della sirena d'allarme (anche mezz'ora o un'ora).

Come fanno? Secondo Sheldrake, l'ipotesi dell'udito sembra improbabile. I bombardieri della II° guerra mondiale a pieno carico volavano ad una velocità di circa 400 Km orari. Gli animali dovevano quindi avvertire il rumore dell'aereo a 200 km di distanza o più se consideriamo che la sirena suonava circa 5 minuti prima. Ma l'udito dei cani e dei gatti non è poi tanto superiore al nostro. Dalle testimonianze, inoltre, sembra che non ci fossero differenze dovute alla direzione del vento che invece avrebbe dovuto provocare notevoli cambiamenti nei tempi o addirittura l'insuccesso in caso di vento sfavorevole. Inoltre come facevano gli animali ad individuare gli aerei bombardieri nemici con il traffico aereo che c'era in quegli anni? Non ci sono testimonianze di comportamenti anomali prima dell'arrivo di aerei amici di ritorno da missioni o di aerei amici partiti per bombardare il territorio nemico.

Le altre ipotesi che rimangono, sempre secondo Sheldrake, sono: la telepatia e la precognizione. Con la telepatia gli animali potevano avvertire i segnali di pericolo lanciati dalle altre persone o animali che avevano subito già i bombardamenti lungo la strada (in questo caso però il segnale si doveva irradiare e non poteva essere così preciso) oppure captare le intenzioni dei membri dell'equipaggio dei bombardieri che sapevano quali erano i bersagli. Però se la telepatia si realizza tramite fili invisibili che legano persone o animali stretti da forti legami ciò sembra improbabile.

L'ultima ipotesi che rimane è la precognizione. Durante il bombardamento a Londra con i missili tedeschi V2, alcuni animali prevedevano dove sarebbero caduti e davano l'allarme. In questi casi è impossibile l'utilizzo dell'udito perchè non c'è il rumore del motore dell'aereo e i missili viaggiavano alla velocità di 3200 km l'ora e impiegavano circa 5 minuti per raggiungere il bersaglio.  Ma è improbabile anche la telepatia perchè le persone che le avevano lanciati non potevano sapere con precisione quali edifici sarebbero stati colpiti( le basi di lancio erano nei Paesi Bassi).