- L'infezione
sulla mia palpebra sinistra si è gonfiata e infiammata
moltissimo. Poiché si dice che strofinando la coda di un
gatto nero su una palpebra malata si riesce ad alleviare il dolore se
non addirittura a curarla, poco prima di cena feci un tentativo e
subito dopo vidi che la palpebra si era sgonfiata e non accusavo quasi
più fastidio.
- Debbo quindi
concludere che il metodo funziona. Probabilmente qualsiasi altra coda
di gatto avrebbe fatto lo stesso effetto, ma io curai la palpebra con
la coda del mio gatto nero.
-
(James
Woodforde da The Diary of a County Parson 11 marzo
1791 - tratta dal libro "Gatti e gattini", p. 336)
Fa le fusa e insieme
dorme, Fletch, stende le zampette nere per essere in contatto con le
mie mani, gli artigli ritratti, giusto un tocco gentile per assicurarsi
che io sia lì, accanto a lui che dorme. Probabile che mi
veda in sogno. Si dice che i gatti non distinguano i colori: un
granuloso bianco e nero, un'argentea pellicola guizzante piena di
strappi mentre lascio la stanza, poi torno, vado fuori, lo prendo su,
lo metto giù. Chi potrebbe fare del male a una simile
creatura? Allenare il proprio cane a ucciderlo! L'odio per i gatti
riflette uno spirito gretto, stupido, volgare, bigotto. Con questo
Spirito Gretto non ci può essere compromesso.
(William
Burroughs - tratta dal libro "101 Gatti d'autore", p. 23-24)
Per chi è
appena sbarcato in America, tutti i neri sono neri, indistinguibili
l'uno dall'altro. Alla stessa maniera, a occhi inesperti, tre gatti
neri sono tre gatti neri; ma gli osservatori più acuti non
commettono un simile errore. La fisionomia felina è
altrettanto varia di quella umana, e io ero in grado di distinguere
perfettamente quei tre musi; tutt'e tre neri come la maschera di
Arlecchino e illuminati da circoli di smeraldo punteggiati d'oro.
(Théophile
Gautier - tratta dal libro "101 Gatti d'autore", p. 79)
Pochi giorni prima che
abbandonasse la cesta, sua [di Zorba] madre gli aveva miagolato molto
seriamente:
- <Sei agile e
sveglio, e va benissimo, ma devi stare attento a come ti muovi e a non
uscire dalla cesta. Domani o dopodomani verranno gli umani a decidere
del tuo destino e di quello dei tuoi fratelli. Sicuramente vi daranno
dei nomi simpatici e avrete il cibo assicurato. E' una gran fortuna che
siate nati in un porto, perchè nei porti i gatti sono amati
e protetti. L'unica cosa che gli umani si aspettano da noi è
che teniamo lontani i topi. Sì, figliolo. Essere un gatto di
porto è una gran fortuna, ma tu devi stare attento
perchè c'è qualcosa in te che può
renderti un disgraziato.
- Figliolo, se guardi
i tuoi fratelli, vedrai che sono tutti grigi e che hanno la pelliccia a
righe come le tigri. Tu, invece, sei nato completamente nero, a parte
quella piccola macchia bianca che hai sulla gola. Certi umani credono
che i gatti neri portino sfortuna, perciò, figliolo, non
uscire dalla cesta>,
Ma Zorba, che
all'epoca sembrava una pallina di carbone, abbandonò la
cesta. Voleva assaggiare una di quelle teste di pesce. E anche vedere
un po' di mondo.
(Luis
Sepulveda)
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