13/07/07 venerdì – L’Inizio

essendo un gatto nero inizio a scrivere queste righe di venerdì 13. Una pura coincidenza, forse ... ma niente paura! Se avrete la pazienza di esplorare questo sito scoprirete che i gatti neri, in realtà, portano fortuna.

Sono quasi tutto nero tranne una piccola macchia bianca sotto il collo e qualche sfumatura grigia scura sulla pancia. Ho il musetto triangolare, gli occhi gialli e due grandi orecchie. Sono magro e affusolato: sembro Bastet, la dea gatta egizia.


Sono nato in aprile , segno zodiacale ariete o toro. Sono socievole e faccio le fusa molto spesso.

Oggi è cominciata la mia avventura insieme a Paolo, Cristina, Marco e Alice - gli umani che mi hanno portato a vivere con loro.

Tutto è iniziato alle 21.00 circa quando è arrivata una macchina nel cortile della casa di campagna a Crespellano (BO) dell’umana Elena dove mia mamma, io e i miei tre fratellini abbiamo vissuto nelle ultime settimane. Mia mamma, una gatta randagia nera come me, si è affidata a Elena per un aiuto nello svezzamento dei suoi piccoli, in quanto già in precedenza le aveva dato da mangiare in diverse occasioni e noi gatti abbiamo un sesto senso per capire le persone che ci amano.

Cristina, attraverso una sua collega di nome Elena e la sorella di nome Elisa, ha imparato che Elena di Crespellano aveva dei cuccioli a cui era necessario trovare una sistemazione e così era stato fissato l’appuntamento.

Quando Paolo, Cristina, Marco e Alice sono scesi dall’auto e si sono avvicinati ho capito che erano i miei umani e fra noi c’è stato subito “feeling” (da notare come questa parola ha un suono molto simile a “felino”!). Io mi sono avvicinato a loro molto più spesso dei miei fratellini (un maschio rosso, un maschio tigrato e una femmina tigrata) e così sono stato scelto! Anche mia mamma era molto tranquilla quando Cristina mi ha preso in braccio ed è salita in macchina. Durante il breve viaggio in auto non mi sono agitato per niente e mi sono persino addormentato.

Alle 22.00 circa sono arrivato nella mia nuova casa a Bologna. Siccome avevo fame Cristina mi ha dato un po’ di pappa da una scatoletta regalata da Elena e io ho dimostrato subito un appetito invidiabile.


Paolo ha preso, poi, una vaschetta azzurra e gli ha messo della ghiaia e l’ha sistemata nel bagno, una piccola stanza dove gli umani vanno a fare i loro bisogni. Io ho osservato l’operazione in braccio a Cristina, poi mi ci ha messo sopra facendo con la mano il gesto di scavare la ghiaia. Vicino a noi c’era Marco che telepaticamente mi ha inviato dei messaggi visivi sull’uso della vaschetta. Il risultato pratico è che io nel giro di neanche due ore dall’arrivo, senza aver mai visto una lettiera in vita mia, ho fatto prima pipì poi popò dentro e ho coperto accuratamente ogni traccia come mi ha insegnato mia mamma. I miei umani erano stupiti!

Rimaneva da soddisfare un ultimo bisogno, per noi micetti fondamentale quanto mangiare, cioè dormire. Paolo e Cristina hanno provato prima a farmi un piccolo giaciglio con una scatola di cartone con dei giornali e una vecchia sciarpa ma poi hanno capito che preferivo stare vicino a loro nel lettone. Reduci da una lunghissima ed estenuante battaglia persa con il loro primo gatto Pompeo, si sono arresi subito e mi hanno concesso un posto in mezzo a loro.



A dirla tutta, prima avevo provato ad andare nel letto basso dove si era coricato Marco ma ho avuto delle difficoltà a salire e lo spazio nel letto singolo non è un granché. Noi gatti infatti, sovvertendo tutte le leggi fisiche, anche se siamo piccoli abbiamo bisogno di tanto spazio quando dormiamo, specialmente quando è caldo, per girarci e allungarci a piacimento anche se all’occorrenza sappiamo accoccolarci in spazi piccolissimi.


Paolo e Cristina quando sono andati a letto mentre mi guardavano dormire, parlavano di me, di come ero stato tranquillo e di come avevo imparato tante cose velocemente. Paolo ipotizzava l’intervento dello spirito di Pompeo che aveva insegnato al nuovo micio le abitudini di casa oppure addirittura che io fossi la reincarnazione del loro primo gatto. (Essendo i gatti il massimo livello da raggiungere, naturalmente si reincarnano in altri gatti!).

Cristina, visto le sue recenti ricerche fatte sull’ ESP, pensava invece ad un ulteriore dimostrazione dell’esistenza dei campi morfici che trasmetterebbero le conoscenze telepaticamente tra membri della stessa specie (ma anche tra uomini e animali domestici) a grandi distanze spaziali e temporali.


14/07/07 sabato – Esplorazione, esplorazione, esplorazione!

tutta la notte ho dormito poi alle 5.00 Cristina si è alzata per andare in bagno e mi ha svegliato e mi è venuta fame ma questa volta la mia umana non ha ceduto ed è tornata a letto. Io l’ho seguita con riluttanza miagolando senza troppa convinzione ma poi mi sono addormentato di nuovo vicino ai piedi di Paolo.

Alle 7.30 ho fatto il primo pasto con latte diluito e un po’ di pappa. Tutto ingurgitato con molto appetito.

Durante la giornata mi sono dedicato, seguito dai cuccioli umani, all’attività di esplorazione che avevo iniziato la sera prima con circospezione ma non con paura. In cucina ho scoperto un’apertura sotto la lavatrice dove potevo entrare e nascondermi (sono sparito in un lampo come un ninja sotto gli occhi di Cristina). In sala mi è piaciuto un comodo divano che era stato appena rivestito con un nuovo copridivano su cui ho cominciato a farmi le unghie. (Anche stavolta non me l’hanno data vinta!) Dal divano con un piccolo salto si poteva andare sul tavolo e da qui si aveva una bella visione dall’alto. Ma la stanza che mi è piaciuta di più è stata la camera di Marco e Alice, piena di angolini da esplorare e di oggetti colorati accatastati e con tante scarpe sparse ovunque.



L’esplorazione più impegnativa è stata però quella della terrazza. Paolo e Cristina di mattina hanno chiuso dei passaggi che c’erano lungo la ringhiera coperta con l’arella e nel pomeriggio mi hanno aperto le portefinestre di cucina e di sala. Qua lo spazio da esplorare è grande (12 metri per 3) e lungo tutto il perimetro c’è un muretto con sopra tanti vasi di grandezze diverse contenenti tante piante diverse. In mezzo alla terrazza c’è un tavolo con quattro poltroncine e vicino al muro una fontanina su un rialzo fatto con dei mattoni.



Ci sono tanti odori e rumori che mi ricordano la campagna e tanti anfratti dove nascondersi.

Oltre a esplorare ho giocato con palline e con corde con Marco e Alice. Marco ha trovato un topolino di peluche grigio molto somigliante e mi sono divertito a mettere in pratica tutti gli insegnamenti che mamma gatta mi ha impartito sulla caccia.


Nel pomeriggio ho dormito tante ore sul lettone. Ogni tanto i miei amici venivano a muovermi per vedere se ero ancora vivo.

Di sera a cena sono arrivati altri due umani, gli zii di Marco e Alice, ed io sono stato molto socievole come al solito.


15/07/07 domenica – La scelta del nome

oggi finalmente i miei umani si sono decisi a darmi un nome: Sirius Black.

Sirius perché è il nome latino della stella più brillante del firmamento, cioè Sirio e io ho un ciuffetto di peli bianchi sotto il collo.

Black perché sono nero.

Sirius Black perché è il nome e cognome di un interessante personaggio della saga di Harry Potter e venerdì 13 i miei umani nel pomeriggio erano andati a vedere l’ultimo episodio uscito “Harry Potter e l’Ordine della Fenice”.

Oggi ho conosciuto i nonni che sono venuti a pranzo. Naturalmente anche a loro ho dispensato fusa a non finire.

Anche oggi ho esplorato il nuovo territorio più approfonditamente e ho giocato molto con le palline di carta.

Finalmente posso firmarmi!


16/07/07 lunedì – La prima mattina solo in casa

questa mattina prima è uscito Paolo per andare a lavorare poi sono usciti insieme, anche se a malincuore, Cristina con Marco e Alice che iniziavano un campo estivo.
Quando mi hanno salutato e sono usciti dalla porta io li ho seguiti e c’è stato un po’ di tira-molla (Cristina mi spingeva dentro e io infilavo la testa tra la porta e il muro per uscire) e alla fine sono riusciti a chiudere la porta. Io ci sono rimasto un po’ male poi ho fatto un giretto per la casa. C’era un silenzio!

Siccome avevo appena mangiato e avevo già giocato un bel po’ con Cristina e i bimbi ho deciso che si poteva fare un bel pisolino e che per l’occasione si poteva trovare un nuovo posticino.



Così ho deciso di prendere possesso dell’angolo destro del divano vicino al bracciolo. Ho imparato dopo dai discorsi dei miei amici che è anche l’angolo preferito di Marco che molto difficilmente cede ad Alice.


16/07/07 lunedì – La prima visita dal veterinario

nel tardo pomeriggio sono stato portato dal veterinario per la prima visita. C’erano tutti e tre i dottori dello studio: Marco, Gabriele e Giorgia. Mi ha visitato la dottoressa e intanto mi faceva i complimenti: mi ha controllato le orecchie, gli occhi, il pancino, il pelo, le zampine. Io ho cominciato a fare le fusa anche a lei. Tutto a posto, ha dato un contenitore ai miei umani per metterci un pezzo della mia popò per fare degli esami. Speriamo bene!

20/07/07 venerdì – Che caldo!

mi sono bastati questi giorni e mi sono ambientato bene. Cristina dice che sto girando per casa con aria spavalda. Ora conosco quasi tutti gli angoli anche se non sono ancora riuscito ad infilarmi nella cabina armadio perchè i miei umani hanno paura che possa rimanere chiuso e soffocare con questo caldo.


A proposito del caldo, meno male che ho il pelo abbastanza corto ma ho bisogno comunque di rinfrescarmi continuamente. Quando qualcuno in casa fa la doccia lo aspetto fuori dalla porta a vetri sul tappetino, così quando esce grondando acqua, io mordicchio subito i piedi del malcapitato che fa presto a asciugarsi ed allontanarsi... Io, allora, mi distendo sul tappetino umido per rinfrescarmi la pancia (che igiene!).

Un'altro angolino umido è il muretto di mattoni alla base della fontanina che è in terrazza. Quando si annaffia le piante o i bimbi giocano con l'acqua, cadono sempre tante goccioline fresche! A me l'acqua non fa paura infatti quando Alice fa il bagno nella vasca vado a controllare anche a rischio di schizzarmi un po'.

Questo pomeriggio i miei umani hanno saputo l'esito dell'esame delle feci che è negativo ovvero non ho parassiti così lunedì posso fare la prima vaccinazione. Meglio! Un grattacapo di meno.


21/07/07 sabato – Me gusta!

finora ho assaggiato diversi cibi oltre a diverse scatolette e crocchette di marca per "kitten" gattini. All'inizio mi andava bene tutto, avevo un po' di fame arretrata ma adesso sto cominciando a selezionare. I veterinari dicono che è meglio mangiare cibo confezionato di buona qualità piuttosto che cibo preparato in casa perchè più bilanciato.
Ma mi chiedo: è etico essere un predatore e, non solo non mangiare topi o uccellini, ma nemmeno assaggiare un po' di carne o pesce cucinata dai miei amici umani?
Cristina e Paolo sono arrivati alla conclusione che in prevalenza mi daranno cibo confezionato (soprattutto crocchette che non hanno conservanti) ma che mi faranno assaggiare anche dell'altro.

Così finora ho assaggiato tagliatelle al ragù della nonna, insalata di riso con tonno e uova, bresaola e merluzzo. Ho "spazzolato" via tutto con gusto.

Alcune scatolette, anche se molto costose, non mi piacciono più. Sarà il caldo ma fanno un odorino, anche appena aperte, che non sembra proprio che contengano del cibo. Altre, invece, le finisco in un battibaleno. Per quello che riguarda le crocchette invece non mi vanno tanto neanche ammollate con acqua.


22/07/07 domenica – Birdwatching

mi diverto tantissimo a giocare in terrazza. Gioco a calcio con le foglie o frutti caduti o mi nascondo dietro il muretto in uno stretto passaggio che corre per tutto il perimetro e che essendo delimitato dall'altra parte dall'arella, mi permette di vedere cosa succede giù in cortile o i movimenti degli uccelli appollaiati su grandi alberi di cedro lì davanti.

Gli uccelli frequentavano molto la terrazza, prima del mio arrivo, ed erano abbastanza spudorati cioè non volavano via quando i miei umani uscivano anche improvvisamente. Questo perchè Pompeo, ormai anziano, non sprecava più energie inutili.

A me piace molto osservare il movimento degli uccelli e quando ne vedo uno che si appoggia nella terrazza. anche se è molto in alto, io impazzisco: mi abbasso piegando le zampe e procedo quasi strisciando il più vicino possibile e sto in allerta (occhi sbarrati e orecchie diritte); al minimo movimento balzo sulla preda.

Certo però anche gli uccelli potrebbero stare un po' più in basso!


23/07/07 lunedì – Vaccinazione

ho fatto la vaccinazione. Mi tirano su un po' di pelliccia sul dorso e dopo sento un pizzico. Beh, pensavo peggio! Comunque un miagolio l'ho fatto così poi, i miei amici umani mi hanno coccolato e al ritorno a casa mi hanno dato da mangiare del merluzzo. Dal veterinario mi sembra di aver capito che tra un mese devo rifarla. Non si andrà mica avanti così per molto, spero...

28/07/07 sabato – Viva la campagna

io mi sono affezionato subito ai miei umani e posso dire di aver decisamente preso bene. Penso nel giro di pochi mesi di plasmarli a mia immagine e somiglianza. Però a volte non li capisco! Ad esempio, non mi sgridano ma intuisco che ce l'hanno con me se faccio i miei bisogni fisiologici in alcuni vasi in terrazza anziché nella lettiera in bagno. Ora io non capisco per loro che differenza faccia e che problema ci sia, ma per me la differenza c'è, eccome!

Nella lettiera in bagno ci sono dei granellini di ghiaia bianchi candidi che emanano un profumo nauseante (piacerà ai miei amici, forse) e inoltre a volte i granellini rimangono attaccati tra i polpastrelli e, vi assicuro, è un vero fastidio.
Invece la terra mi ricorda gli odori della campagna, quando scorrazzavo con la mamma e i miei fratellini e c'era tanto spazio-lettiera tutt'intorno. La terra poi è morbida e si scava molto bene.
Non so cosa cercheranno di fare per dissuadermi (sentivo che parlavano di spruzzare sulla terra acqua e aceto, o di mettere delle reti o dei sassi) ma ti posso assicurare che sarà dura!


La terra è anche molto comoda per farci un pisolino basta avere un vaso abbastanza grande. Provare per credere!